sabato 13 dicembre 2014

Geopolitica dell’universo freelance

Sarà un dicembre di evoluzione, e questo già lo sai.

Ho annunciato al mondo intero che devo modificare il mio modo di fare il webwriter freelance. Il motivo? Bisogna crescere. Altrimenti si rimane piccoli. Dietro questa risposta volutamente criptica si nasconde un dettaglio che ogni freelance conosce, che ogni lavoratore indipendente ha vissuto sulla propria pelle.

 Sto parlando del profilo junior che ti contraddistingue: ti marchia a fuoco come un tempo avveniva per le adultere segnate dalla lettera scarlatta. Quando inizi, quando inizia a lavorare nel mondo del web marketing di solito fai esperienza in un’agenzia: fai qualche stage, magari riesci a strappare un contratto a tempo determinato e impari qualcosa.

Poi decidi di lavorare come freelance perché la situazione si è messa male, perché non c’è lavoro nelle altre agenzie nei dintorni, perché hai deciso che vuoi puntare sulle tue capacità. Ma ti manca qualcosa: l’esperienza. Un freelance deve fare formazione, ma deve anche creare le occasioni necessarie per il confronto con i colleghi, con le persone che fanno il tuo stesso lavoro o che svolgono funzioni limitrofe.

 Leggere libri è perfetto per imparare (hai dato uno sguardo alle prime trenta pagine di Fare blogging?), partecipare a un workshop è perfetto per acquisire competenze esclusive, uniche. Ma i trucchi del mestiere li impari sul campo, anche con una chiacchierata o un semplice scambio di opinioni.

Meglio ancora: con un progetto in comune, partecipando a un lavoro di gruppo capace di mescolare profili di alto livello. Il freelance è destinato a muoversi. Non è di certo un’idea nuova, ma è sempre più attuale. Ed è questo il consiglio che voglio dare a chi si affaccia alla professione del freelance, ma anche a chi ha l’umiltà di voler sempre imparare: cerca di fare squadra, lascia spazio per i progetti che ti permettono di entrare in contatto con persone capaci, interessanti.

Alza il culo dalla sedia e vai agli incontri, alle presentazioni dei libri che ami: qui ci sono le persone che cerchi. Ed ecco che entra in campo la geopolitica: spesso gli appuntamenti più interessanti si organizzano da Roma in poi. A Napoli c’è qualcosa, poi davvero poco.

Quindi diventa un investimento spostarsi. Ma lo vuoi un consiglio? Fallo. Spostati. Seleziona gli eventi (non puoi e non devi essere ovunque) ma partecipa. Non per fare presenzialismo inutile, ma per conoscere le persone giuste. Per creare buone relazioni.